È una mattinata soleggiata, dato che quest'estate è stata un po' pazzerella, meglio approfittarne e montare in sella per un tour in moto.
Partiamo da Bormio e decidiamo di valicare il suggestivo Passo dello Stelvio, diretti verso il Trentino Alto Adige.
L'aria è frizzantina arrivati in cima al passo, per fortuna sotto la tuta in pelle siamo ben imbottiti!
Il versante trentino è coperto dalla nebbia quindi, dopo qualche fotografia alle cime innevate dello Stelvio, decidiamo di ripartire.
La discesa è piuttosto impegnativa, quindi procediamo con cautela: incontriamo un paio di marmotte lungo il percorso, ma purtroppo sono troppo veloci per essere fotografate e scompaiono nelle tane al bordo della strada.
Nell'ultimo tratto scendendo dallo Stelvio, abbiamo notato delle curiose opere d'arte in un giardino, dei totem e altre sculture in legno: ne ritroviamo una proprio nella piazzetta del bar dove ci fermiamo per una pausa caffè, nel paese di Prato allo Stelvio.
Procediamo verso Glorenza, un suggestivo borgo medievale della Val Venosta.
Il clima di questa valle è particolarmente favorevole per la frutticoltura; la strada che percorriamo è infatti circondata da piantagioni di mele che vengono coltivate utilizzando il metodo della produzione integrata: i parassiti vengono combattuti in modo naturale, come testimonia il famoso logo della coccinella sul marchio Val Venosta (Sudtirol).
Passeggiando per le viuzze di Glorenza si incontrano diverse macellerie dove è possibile acquistare un'autentica prelibatezza: lo speck trentino, un altro prodotto tipico di questa zona.
Proseguiamo il nostro giro, seguendo le indicazioni in direzione "Passo Resia".
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Dall'ampia strada che ci conduce al lago di Muta è possibile ammirare numerose fortezze medievali arroccate sulle pendici delle montagne, specialmente se si è passeggeri e non si è impegnati a piegare la moto nelle belle curve che si incontrano in questo tratto.
La seconda diga che incontriamo, dopo San Valentino alla Muta, è il lago artificiale di Resia.
Attorno al 1950, per creare la diga venne sommerso l'antico paese di Curon (oggi ricostruito più a monte), del quale rimane solo il campanile immerso nelle limpide acque.
Dopo questa piccola sosta, riprendiamo verso il Passo Resia che ci porterà in Austria; percorriamo un tratto di strada che ci regala un po' di divertimento! GAS!!!!
Al confine austro-svizzero, imbocchiamo la strada in direzione St Moritz ed entriamo in Engadina. Questa vallata svizzera del canton Grigioni permette di raggiungere la Val Bregaglia attraverso il Passo del Maloja, la Val Poschiavo attraverso il Passo del Bernina e la città svizzera di Thusis attraverso lo Julierpass; offre quindi diversi collegamenti interessanti per i nostri giri in moto.
La cittadina di St Moritz sorge sulle rive del lago, d'estate è piacevole fermarsi per un picnic e magari una passeggiata, ma a causa del vento freddo di questa giornata optiamo per scendere verso Chiavenna per il pranzo.
Attraverso la strada a serpentina del Passo del Maloja, torniamo in Italia e, dato che la fame inizia a farsi sentire, ci fermiamo per un bel paninazzo e birretta al chiosco dell'Acqua Fraggia.Da qui si può ammirare e ascoltare il rumore delle impetuose cascate dell'Acqua Fraggia, cui ci avviciniamo per una foto, in pochi secondi siamo completamente bagnati dalla sottile pioggerella che sprigiona!
Dopo la pausa pranzo ripartiamo verso Chiavenna, famosa per i suoi numerosi "crot", cioè cantine scavate nella roccia dove è possibile degustare del buon vino accompagnato da salumi locali quali la Brisaola, il Violino di Capra e dei gustosi primi piatti come i gnocchetti della Valchiavenna.
Attraverso la strada che costeggia il lago di Novate Mezzola torniamo verso il fondovalle, da cui si può proseguire in direzione Lecco-Milano o rientrare in Valtellina.
Inizia a piovere, quindi è meglio rientrare a casa visto che non siamo attrezzati, purtroppo ... ciao e alla prossima!!! :)
P.S. un grazie a Gloria per la recensione.